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Università precaria – un’intervista


Francesca Ruocco del Coordinamento nazionale precari Flc Cgil, intervistata da Eloisa Betti, delinea un quadro molto preoccupante sulla crescita del lavoro precario all’Università nelle sue diverse forme.

Leggi qui l’intervista che inizia con questa domanda:

Come descriveresti il precariato nel settore della ricerca e, in particolare, in Università? Ritieni presenti delle caratteristiche peculiari rispetto agli altri settori?

Il precariato in Università presenta sicuramente tre caratteristiche peculiari rispetto al mondo del precariato nel suo complesso. La prima è che fino ad oggi, poi con la riforma qualcosa cambierà, il precariato universitario non è caratterizzato dal contratto a tempo determinato, ma dai vari assegni di ricerca, dai contratti di insegnamento, inquadrati come contratti di collaborazione, da quelli di tutorato, spesso vere e proprie prestazioni occasionali, e dalle borse di ricerca: tutti contratti senza nessun diritto e senza nessun ammortizzatore sociale in quanto non danno accesso neanche all’indennità di disoccupazione

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