Archivio

Posts Tagged ‘concorso’

Ballu tundu sempre con la nostra testa sotto ai vostri piedi


Il dibattito che abbiamo acceso con la pubblicazione di una lettera di denuncia delle anomalie ad un concorso per ricercatore a tempo determinato, ripetutamente rinviato, è stato ripreso da La Nuova Sardegna, che in un articolo di Pier Giorgio Pinna dedica ampio spazio alla vicenda.

Malessere tra i precari. Sconcerto nella classe docente. E nuova bagarre all’università. Tanto per cambiare, a inasprire gli animi sono i concorsi per ricercatori. Sui criteri di valutazione di una delle ultime prove, prima della loro conclusione, è stato fatto un ricorso al Tar. L’ha presentato una candidata che non avrebbe superato la selezione iniziale, basata sui titoli e sulla produzione scientifica. La concorrente, Chantal Arena, chiede verifiche sulla regolarità delle procedure, anche in rapporto all’ammissione di un’altra aspirante, Rossella Castellaccio. Nel frattempo i metodi seguiti in quest’occasione nell’ateneo turritano e il continuo slittamento degli orali sono al centro di un ampio dibattito sul web. I commenti partono dal blog del Coordinamento nazionale precari dell’università. Echi e strascichi arrivano in Piemonte, nel Lazio, in Emila Romagna. E la querelle è resa più rovente dal fatto che tra i candidati figurano diversi parenti di professori. [continua la lettura sul sito de La Nuova Sardegna]

Sempre con la testa sotto i vostri piedi e voi potete pure muovervi


Riceviamo, pubblichiamo e soprattutto denunciamo l’evidente ingiustizia dietro a questa vicenda raccontata da uno dei candidati al concorso di Sassari. Di questo concorso avevamo già segnalato alcune irregolarità nei bandi e continueremo a tenervi aggiornati su usi e abusi di rinvii e di poteri.

NORMALI DRAMMI DI CONCORSI UNIVERSITARI… MA SI DEVE SEMPRE ACCETTARE TUTTO??

DATI SUL CONCORSO:

Università di Sassari, concorso RTD Mdea,

Decreto n. 1444

Prot. n. 15358

Fascicolo 2012-VII/1.

DIPARTIMENTO DI STORIA, SCIENZE DELL’UOMO E DELLA FORMAZIONE

Area: 11 – Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche, Psicologiche

Macrosettore: 11/A – Discipline Storiche

Settore concorsuale: 11/A5 – Scienze Demoetnoantropologiche

Tipologia di contratto: art. 24, lettera a), comma 3, legge 240/2010.

Regime di impegno: tempo pieno

Numero massimo di pubblicazioni presentabili: 12 (dodici) n. 1 posto

nomina commissione:

ART. 1 – La Commissione giudicatrice della procedura di valutazione per la copertura di n. 1 posto di ricercatore universitario a tempo determinato previsto dall’art. 24, lettera a), comma 3, Legge 240/2010 presso il Dipartimento di storia, scienze dell’uomo e della formazione, per il macrosettore 11/A – Discipline Storiche, il settore concorsuale 11/A5 – Scienze Demoetnoantropologiche ed il settore scientifico disciplinare M-DEA/01 “Discipline Demoetnoantropologiche”, bandita con il D.R. n. 1444 del 23 maggio 2012, il cui avviso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 5 giugno 2012 – 4ª serie speciale, come integrato con D.R. n. 1697 del 19 giugno 2012 – è così costituita:

Prof.ssa SATTA Maria Margherita G. – Ordinario presso l’Università degli Studi di Sassari;

Prof.ssa RESTA Patrizia Maria – Ordinario presso l’Università degli Studi di Foggia;

Prof. SPERA Vincenzo – Ordinario presso l’Università degli Studi del Molise.

ART. 2 – Dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana decorre il termine per eventuali istanze di ricusazione da parte dei candidati.

Sassari, 19/07/2012

FATTI:

  • Primo annullamento dell’orale convocato per il 3 dicembre 2013: avviene il giorno 26 novembre, prima per telefono poi con raccomandata a tutti i candidati, per indisposizione di uno dei commissari.

  • Secondo annullamento dell’orale, convocato per il 16 gennaio ore 15:00, avviene il giorno lunedì 14 gennaio 2013 via telefono, casualmente perché uno dei candidati chiama l’ufficio concorsi dell’Università di Sassari per accertarsi che sia tutto in regola e scopre che non ci sarà l’orale, in seguito è spedita una raccomandata a tutti i candidati che arriva comunque dopo il giorno stabilito per l’orale, non viene specificato il motivo.

  • Terzo annullamento dell’orale previsto per le 9:00 di lunedì 18 febbraio 201: il giovedì 14 i candidati chiamano l’ufficio concorsi per accertarsi che tutto proceda e ricevono conferma che l’orale avverrà come previsto. Il giorno dopo, venerdì 15 febbraio, 2013 i candidati ricevono una telefonata in mattinata dall’ufficio concorsi che annulla l’orale per indisposizione (febbre) di una commissaria. Sulla richiesta di un documento scritto anche telematico, alle ore 19:39 del 15 arriva una mail della responsabile dell’ufficio (che nel frattempo ha subito un incendio e quindi l’evacuazione di tutti i dipendenti… non sto scherzando!!) che, sollecitata da una candidata, scrive in copia a tutti i candidati una mail informale confermando l’annullamento dell’orale.

COMMENTO:

Vi invito a scovare le informazioni sul sito dell’Uniss, la pagina dedicata ai bandi e concorsi è la più oscura di Italia.

Vi invito a pensare con quanto anticipo debba essere fatto un biglietto da Bologna o Roma per Sassari per cercare di non dilapidare tutte le misere risorse di un precario qualsiasi, vi invito a pensare e immaginare quanti soldi abbiamo buttato, quanto sta costando, oltre che in denaro, in mancanza di diritti questo concorso ma anche in assenza di rispetto e dignità nei nostri confronti. Io non metto qui in dubbio le ragioni degli annullamenti e non mi permetto di giudicare quelle ragioni (che possono anche essere gravi, anche se l’ultima volta per telefono dalla responsabile dell’ufficio ci è stato detto che si trattava solo di febbre). Semplicemente commento il tremendo caso che per ben tre volte ci ha colpiti a distanza di pochi giorni dall’orale. Qualsiasi sia la ragione, seppur giusta, per annullare un orale definito da almeno un mese è davvero incredibile che sopraggiunga a distanza di due o tre giorni dalla data prevista per ben tre volte! In ogni caso, forse, alla terza volta si poteva rimediare un sostituto?? Credo che il bando lo preveda… o provare a comunicare con una certa tempestività, almeno per telefono, ai candidati appena l’imprevisto si era manifestato (ricordo che per ben due volte, le ultime due, la telefonata è arrivata dai candidati agli uffici e non viceversa!).

Pare che qualche professore mdea si sia offeso perché evidentemente si è sentito toccato (dunque forse si è riconosciuto in essa?) dalla parola barone apparsa nel titolo di un post di un blog che raccontava un incontro avvenuto a Roma tra le due associazioni di area disciplinare dove un nutrito (più di 100) gruppo di precari e non, hanno presentato un documento di denuncia su certe pratiche fuori e dentro l’accademia (ahimè comuni a tutte le aree disciplinari a parte alcune specifiche). Post nel quale, per altro, non si fa che una cronaca semplice e veloce di una situazione anche positiva e di un dialogo a fatica instaurato tra due realtà davvero lontane.

Se qualcuno si offende per una parolina giornalistica, noi cosa dovremmo fare davanti a queste pratiche? che sono, ovviamente, inutile ricordarlo, solo la punta dell’iceberg delle problematiche e poco trasparenti procedure dei concorsi universitari da sempre. A quale prezzo, io mi chiedo, dovremmo salvaguardare un dialogo? a costo di ogni dignità? a costo di considerare ogni diritto come una concessione venuta dall’alto … “sempre con la testa sotto i vostri piedi e potete pure muovervi”??

Negoziare e smussare è fondamentale in qualsiasi dialogo ma anche porsi su uno stesso piano di rispetto è principio altrettanto necessario. Ci tengo comunque a sottolineare che, nonostante tutto, io credo in questo processo di dialogo che è stato aperto, e nel mio piccolo lo sosterrò e vi dedicherò le mie energie, sperando che vada avanti e magari porti i suoi frutti anche in questi ambiti!

PS: forse c’è qualche errore nelle date dei vari orali… nel delirio della rabbia ho buttato le lettere dell’ufficio concorsi, ma il succo non cambia!

Firmato:
Sofia Venturoli

Lettera al Rettore dell’Università di Sassari su concorsi RTD


Al magnifico Rettore dell’Università di Sassari e al Direttore dell’Ufficio Concorsi dell’Università di Sassari

Le scriviamo in relazione al bando di concorso emanato dal suo ateneo per  n. 29 ricercatori a tempo determinato e a tempo pieno, mediante conferimento di un contratto di lavoro subordinato di durata triennale, ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera a) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, finanziate dalla Regione Sardegna nell’ambito dell’Asse IV Capitale Umano, Obiettivo operativo l.3 Linea di Attività l.3.1 del P.O.R. Sardegna F.S.E. 2007/2013 – C.U.P. E85E12000060009.

Dalla lettura dei criteri di valutazione da poco pubblicati sul sito dell’ateneo emergono profili di irregolarità che possono esporre l’ateneo al rischio di ricorsi.

Superamento delle mediane: la risposta del min. Profumo


Riportiamo qui il testo della lettera di risposta inviata dal ministro Profumo alla mozione del 12 settembre presentata dal CUN sul superamento delle mediane.

“faccio riferimento alla mozione adottata nell’adunanza del 12 settembre u.s., nella quale viene chiesto un chiarimento in merito al valore da assegnare al superamento delle mediane per il conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale.
In proposito, occorre richiamare quanto espressamente previsto dal D.M. n. 76/2012, ai sensi del quale la valutazione dei candidati all’abilitazione, da parte delle Commissioni, avviene sulla base di una serie di criteri e parametri definiti dall’articolo 4 (per la prima fascia) e dall’articolo 5 (per la seconda fascia). Tra questi criteri e parametri il decreto prevede, per entrambe le fasce dei professori universitari, la valutazione dell’impatto della produzione scientifica complessiva misurato mediante gli indicatori di attività scientifica di cui all’articolo 6 del decreto, le cui regole di utilizzo sono precisate negli allegati A e B dello stesso.
Il citato artico 6 prevede che, in linea generale, i candidati possono conseguire l’abilitazione esclusivamente se, oltre ad aver avuto una valutazione positiva secondo gli altri criteri e parametri, presentino i valori degli indicatori di attività scientifica, richiesti per la prima o la seconda fascia e calcolati secondo le regole degli allegati A e B del decreto.
Ai sensi del medesimo articolo 6 del D.M. n. 76/2012, al riguardo, peraltro, le Commissioni hanno un margine di discrezionalità, atteso che possono discostarsi dai criteri e parametri disciplinati dal decreto, incluso quello della valutazione dell’impatto della produzione scientifica mediante l’utilizzo degli indicatori di attività scientifica, dandone specifica motivazione sia al momento della fissazione dei criteri di valutazione dei candidati sia nel giudizio finale espresso sui medesimi.”

DIMISSIONI ANVUR!


L’agenzia della valutazione ricerca nominata dal ministro Gelmini è nata male, ha interpretato male il suo lavoro come “commissario di liquidazione” del sistema universitario, i suoi membri sono in palese conflitto di interessi perché scrivono le regole delle quali essi stessi beneficiano e, in ultima analisi, è stata talmente approssimativa da aver dovuto rinunciare ad ogni criterio “oggettivo” per la preselezione dei canditati all’abilitazione.

A questo punto è necessario sostituire i membri dell’ANVUR con canditati autenticamente “terzi”. Poi sarà da ripensarne per intero il ruolo.

Il commento di ROARS

La richiesta dei docenti preoccupati

Leggi tutto…

Il “placebo” dell’abilitazione nazionale


Sgombriamo subito il campo da possibili dubbi ed equivoci: è giusto ed opportuno che i docenti e ricercatori precari partecipino alla procedura per l’abilitazione scientifica nazionale fissata con scadenza 20 Novembre 2012, l’abbiamo già detto per tempo.

Detto questo, non possiamo tacere gli infiniti lati oscuri della procedura proposta dal MIUR. Il meccanismo andrebbe profondamente rivisto in generale, mentre in particolare non offre alcun tipo di risposta ai problemi e allo stato di demoralizzazione generalizzato degli oltre 40mila precari dell’università.

Leggi tutto…

Osservazioni del CPU sui regolamenti in materia di reclutamento Ricercatori a Tempo Determinato (RTD)


Nella maggior parte degli atenei si stanno discutendo e approvando ora i regolamenti per le procedure di reclutamento dei futuri Ricercatori a tempo determinato (RTD). Si tratta di una fase molto delicata nella quale si definiscono norme essenziali per il futuro di tutti i precari.

Occorre evitare che i nuovi ricercatori siano semplicemente degli assegnisti di ricerca sotto altro nome e che la loro scelta avvenga secondo criteri esclusivamente localistici.

Per facilitare tutti nelle discussioni che avvengono ateneo per ateneo, eccovi alcuni punti sui quali è importante che l’attenzione non cali.

Progetti di ricerca

In molte bozze gli Atenei cercano di inserire nei requisiti dei bandi la possibilità di un’eventuale indicazione di uno specifico progetto/programma di ricerca (o dei programmi/progetti) cui sarebbe collegato il contratto. La motivazione addotta è spesso che una formulazione del genere viene incontro ai finanziamenti privati che gli atenei dovranno cercare di catturare.

E’ inopportuno invece che si possa indicare qualcosa di più specifico del Settore Scientifico Disciplinare (SSD) sui si riferisce il bando.

Perché siamo contrari?

Leggi tutto…

Tutti i ricercatori precari devono poter partecipare all’abilitazione!


In merito all’interpretazione dell’Art. 3, comma 4, del D.M. sui criteri e parametri per l’abilitazione scientifica nazionale.

È circolata in rete una bozza del Decreto Ministeriale riguardante il “Regolamento recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari, ai sensi dell’articolo 16, comma 3, lettere a), b) e c) della legge 30 dicembre 2010, n. 240.”.
C’è un punto in particolare che ci sta molto a cuore:
All’Art. 3, comma 4, del Regolamento, è infatti previsto che “Nella valutazione di candidati già in servizio come professori associati o ricercatori o in posizioni equivalenti all’estero, fatta salva la considerazione complessiva dei titoli di cui all’articolo 4, comma 4, e all’articolo 5, comma 4, sono prese in considerazione esclusivamente le pubblicazioni prodotte dopo la nomina nella posizione in godimento.”.

Il testo appare piuttosto confuso, e potrebbe produrre conseguenze molto gravi per le legittime possibilità di carriera di migliaia (altri 35mila) ricercatori e docenti precari.

Vorremmo in particolare che venisse precisato:

1) che la procedura di abilitazione è aperta a tutti i candidati che posseggono, o ritengono di possedere i requisiti di qualificazione scientifica dettagliati nel regolamento, indipendentemente dalla carriera professionale pregressa, e in particolare dalla circostanza relativa alla loro presenza in particolari ruoli o posizioni accademiche;

2) che per i ricercatori a tempo determinato di cui all’articolo 24 della legge 240 la considerazione delle pubblicazioni sottoposte alla valutazione per il conferimento dell’abilitazione alle funzioni di Professore Associato non sia ristretta solamente a quelle realizzate durante la permanenza in tale posizione, ma che esse possano essere tratte dalla produzione scientifica maturata durante tutta la propria carriera.

Coordinamento Precari Università