Condividere le responsabilità nella decadenza
Visto il grande interesse per questione e per approfondire il tema legato al comunicato sul taglio dei finanziamenti al Catalogo Unico delle Biblioteche, vi segnaliamo questo post di Ivan Rachieli su Tropico del Libro:
“La storia del taglio ai finanziamenti dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane (ICCU) è una storia complessa, che tocca temi sensibili e spinge inevitabilmente alla costruzione di schieramenti e di semplificazioni. Le biblioteche sono un patrimonio di tutti, elemento cardine del diritto allo studio, alla conoscenza e all’accesso ai saperi: valori che nessuno – almeno a parole – avrebbe il coraggio di mettere in discussione. Le cose però sono più complesse di come possa sembrare a un primo sguardo: se il taglio lineare ai finanziamenti è innegabile, l’ICCU condivide parte delle responsabilità della sua stessa decadenza.
Cerchiamo di fare chiarezza, e di proporre alcuni semplici passi per andare avanti.”
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Addio SBN – un nuovo taglio al mondo della cultura e della conoscenza
L’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le Informazioni bibliografiche non dispone più dei finanziamenti necessari alla gestione del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e scrive un appello prima di interrompere, a causa dei tagli ai finanziamenti, il prezioso servizio offerto alla sistema di condivisione della conoscenza italiano:
Chi sono oggi i lavoratori della conoscenza? A difesa del lavoro cognitivo
Un’intervista a Sergio Bologna, storico del movimento operaio e teorico dell’operaismo italiano, è apparsa qui.
Alla domanda posta nel titolo risponde così: “C’è un po’ di confusione su questa espressione. Sono ormai molte le categorie ad usarla. I lavoratori della scuola e dell’università, ad esempio, gli avvocati, gli architetti, gli ingegneri, i notai, i pubblicitari, i traduttori. Lavoratore della conoscenza è la traduzione italiana di knowledge worker che è stata probabilmente coniata dal padre della teoria del management Peter Drucker negli anni Cinquanta. Oggi chi usa l’espressione “lavoratori della conoscenza” prova a definire in maniera più concreta la realtà in cui si trova.”