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Il lavoro più duro del mondo (il commissario dell’abilitazione nazionale)


Conclusasi la corsa all’abilitazione è bene fare due conti su cosa il Miur sia stato in grado di mettere in piedi.

Magari per i prossimi anni non sarà così, visto che caleranno drasticamente le candidature (chi l’ha fatta quest’anno, sia che passi sia che venga respinto, non la farà l’anno prossimo), però per questa “prima tornata” i tempi sono così stretti e l’ingorgo così grande che le visioni meritocratiche di Anvur e Ministro si infrangono sullo scoglio più evidente, e come il Titanic affondano la credibilità della procedura (se ce ne fosse ancora bisogno).

Il numero delle domande aperte pare sia superiore a 90.000. Il CINECA assegnava infatti un numero progressivo a mano a mano che i candidati aprivano una scheda a loro nome. Da queste 90.000, per avere un numero realistico di procedure da svolgere (un/a candidato/a poteva infatti attivare più procedure, presentandosi per due o più abilitazioni di settori diversi), bisogna sottrarre:

  • cancellazioni e domande non finalizzate (chi ha aperto, ha visto come funziona, poi ci ha ripensato e non ha presentato)
  • ritiri delle domande (sempre possibili “entro quindici giorni dalla pubblicazione sul sito dell’Università sede della procedura delle determinazioni di cui all’articolo 3, comma 3, del DM n. 76 del 2012”)

Formuliamo l’ipotesi che il 25% di chi ha aperto la domanda non l’abbia poi chiusa, oppure che la ritiri spaventato dalla nomina in commissione del suo più acerrimo nemico (ma dubitiamo che succederà, la procedura è nuova, nessuno sa come comportarsi, ci proveranno più o meno tutti).

Abbiamo 67.500 pratiche. Numero realistico, visto che gli RTI + gli Associati in servizio sono circa 42.000, e una grande maggioranza di loro ha presentato domanda. Poi ci sono i precari, e questi sì che hanno presentato più di una domanda per avere più possibilità (e perché spesso stanno a metà delle discipline).

Le commissioni sono 184, dovranno concludere i lavori entro il 20 febbraio 2013.

Mettiamo che il Miur sia velocissimo e faccia arrivare i PDF da valutare già domani. Dal 23/11/2012 al 20/2/2013 ci sono esattamente 90 giorni, comprese le domeniche, il Santo Natale e feste varie.

La media delle domande da esaminare per ogni commissione è 366. Ci saranno commissioni con 50 abilitandi da valutare, ma anche commissioni che ne avranno 1000.

Questo vuol dire in media 4 domande da esaminare al giorno per ogni commissione.

Ora, una cosa ovvia. Dato il fatto che le commissioni deliberano con i quattro quinti dei componenti, si suppone che non possano “dividersi il lavoro”, ma ognuno dei singoli componenti, come è giusto che sia, debba leggersi tutto e farsi una sua idea sul candidato/a, ricordandoci che il bando impone la produzione di un giudizio da parte di ognuno dei commissari sul singolo candidato e del giudizio collegiale finale. Queste commissioni sono tenute a produrre degli atti…

Quindi: ogni commissione dovrà leggere e valutare i 12 (o 18 per ordinario) prodotti della ricerca presentati da ogni candidato/a, oltre al CV e a tutte le sue esperienze.

Ma cosa sono questi prodotti? Prendiamo per semplicità i settori non bibliometrici: si tratta di 12/18 libri o di 12/18 didascalie?

Calcoliamo quindi le medie delle mediane (indicatore supremo!) sulla soglia dell’abilitazione per associati (quella per ordinari è quasi sempre più alta):

Monografie: 1,29

Articoli e capitoli: 12,78

Articoli riviste classe A: 0,45

È vero che va superata una sola mediana, ma è anche vero che molti superano e di molto tutte e tre le mediane. Supponiamo che gli abilitandi abbiano in media una produzione in linea con le mediane (iniziano i capogiri…).

Presumibilmente, chi ha uno o più libri li metterà nella propria top-12, quindi per l’abilitazione da associato ogni commissione dovrà leggere e valutare:

1,29 libri + il resto di articoli fino a 12 X la media delle domande da esaminare al giorno.

Ecco quello che aspetta i nostri commissari:

1,29 X 4 = 5,16 monografie

10,71 X 4 = 42,84 articoli

Ricapitolando:

Ogni giorno, piova o faccia vento, festivo o feriale, giorno e notte, malato o stando bene, il componente di ogni commissione dovrebbe leggere e valutare 5 monografie e 42 articoli.

Ogni conclusione su come si fa la valutazione in Italia è superflua.

P.S. in tutti i calcoli sono state approssimate le cifre per difetto, tanto erano clamorosi i risultati.

  1. LordBastard
    23 novembre 2012 alle 11:43

    senza tenere conto che fino al 20 dicembre si possono ricusare le commissioni… ha senso iniziare il lavoro prima di questa data?

  2. insorgere
    23 novembre 2012 alle 12:17

    no. infatti la partenza dei lavori è il 20 dicembre

  3. Dario
    24 novembre 2012 alle 15:05

    Solo 32 commissioni su 184 sono state nominate prima del 20 novembre. Solo queste potranno riunirsi per la prima volta venerdì 21 dicembre, l’ultimissimo giorno prima del mezzo mese di vacanze natalizie. Non lo faranno. Si riuniranno per la prima volta, come le altre 152, lunedì 7 gennaio o martedì 8. Se ci saranno commissioni nominate addirittura dopo venerdì 7 dicembre, quelle non potranno riunirsi per la prima volta neppure il 7 o l’8 gennaio.
    Poi scattano gli 8 giorni dopo la pubblicazione nel sito dell’università sede della procedura delle decisioni prese dalla commissione nella prima riunione. In quegli 8 giorni la commissione non può e non deve lavorare. Quindi, nel migliore dei casi, le commissioni potranno iniziare a vedere i PDF dei candidati il 15 gennaio. Devono chiudere tutto il 25 febbraio. La compilazione dei verbali occuperà non meno di 10 giorni. Per leggere e valutare, avranno dunque 30 giorni, dal 15 gennaio al 15 febbraio. Non leggeranno quasi niente o niente del tutto, secondo le belle tradizioni dei concorsi Berlinguer. Gli impiegati del Cineca calcoleranno i tre numeracci di ognuno delle decine di migliaia di candidati e li trasmetteranno ai commissari. Questi avranno la grossa soddisfazione di comparare i tre numeracci con le tre mediane, di constatare chi avrà e chi non avrà superato la mediana e di compilare la lista dei superanti: a tutti questi e solo a loro daranno l’abilitazione.
    Buffonata assoluta e totale mortificazione dei 736 ordinari italiani in commissione. Esattamente ciò che volevano il maiale e la sua ex-ministra decerebrata, e soprattutto ciò che volevano e vogliono i 7 simpatici anvuriani. Difficile dire se sia anche ciò che vuole l’attuale ministro; di sicuro, da mago dell’assoluto non intervento quale è, in definitiva sta ratificando e inverando i sogni dei suddetti 9
    .

  1. 11 febbraio 2013 alle 12:10

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